NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

domenica 24 aprile 2011

Il Tricolore con lo stemma dei Savoia



 Lettere al Direttore   pubblicato nel numero di Maggio 2011 dell'Alpino

Ho partecipato il 17 marzo 2011 all’alzabandiera eseguita alla sede della sezione milanese della nostra Associazione e mi son chiesto per l’ennesima volta perché mai ci si ostini a tenere il simbolo della nostra Unità Patria mutilata della sua composizione originale. Nato con lo stemma di Casa Savoia, quel simbolo fu fatto parte integrante della composizione dello stendardo alla pari coi tre colori.
I soldati italiani andavano all’assalto al grido di “Savoia”, non pensavano certo alla famiglia regnante ma al simbolo della Patria.
Piercarlo Comolli (Milano)
Mi sono posto anch’io l’interrogativo se, almeno in occasione del 150°, qualche bandiera potesse comparire con lo stemma dei Savoia. Non ho mai pensato che il Tricolore, nato repubblicano, dovesse ripristinare lo scudo sabaudo. È vero che i nostri soldati andavano all’assalto al grido di “Savoia”, ma è altrettanto vero che dal 1861 al 1945 di guerre ce ne sono state tante, troppe.
Pubblicato sul numero di maggio 2011 de L'Alpino.


Nota dello staff
Chissà quali di queste guerre avrebbe evitato colui che risponde alla lettera del signor Comolli.
E chissà quali di quelle guerra sono state effettivamente volute da un Re.
Di sicuro gli stati che occupavano parte della nostra Nazione non ci hanno regalato niente. Duole che un alpino ragioni come politichello qualsiasi.

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