NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

lunedì 19 marzo 2012

A Gesico una messa per l'ultimo re

In chiesa i nostalgici della monarchia

A Gesico una messa per l'ultimo re In chiesa i nostalgici della monarchia
La messa in onore di Umberto II (foto di Simona Arthemalle)

Una folla di curiosi ha assistito all'ingresso nella chiesa di Gesico dei Cavalieri dell'ordine di San Maurizio e Lazzaro. Una cerimonia per ricordare l'anniversario della morte di Umberto II.

Sono arrivati alla spicciolata, hanno parcheggiato le loro auto nella piazza di chiesa, hanno preso lo stendardo dell'Istituto Nastro Azzurro Federazione Provinciale e le buste con gli abiti ufficiali. Si sarebbero poi cambiati nella sacrestia o nella casa parrocchiale. Alle 17 in punto, orario di inizio messa, il piccolo corteo è venuto fuori dal cortile della casa parrocchiale per attraversare il sagrato e fare il suo ingresso nella chiesa di Santa Giusta. Il parroco don Luca Pretta è entrato per ultimo, poi ha celebrato la «Santa messa solenne da requiem in onore del XXIX anniversario della morte di Umberto II (18 marzo 1983) alla presenza dei Cavalieri dell'ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, di cui fa parte il dottor professor cavalier Peter Gregory Jones che ha voluto commemorare l'ultimo re d'Italia». Ogni anno, nel mese di marzo, la famiglia reale e numerosi simpatizzanti, organizzano una messa commemorativa alla memoria dell'ultimo sovrano, morto ventinove anni fa e inumato nella Chiesa dell'Abbazia di Altacomba nella Savoia francese. A Gesico, "paese delle sette chiese", da anni si respira un clima di tensione insostenibile tra il gruppo parrocchiale e il resto della comunità.

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