NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

martedì 13 marzo 2012

Le riflessioni di un monarchico sulla giustizia italiana

Dell'Utri. Il criminale. Il mafioso. Il colluso. L'anello di congiunzione tra Berlusconi e la mafia. Colui che introdusse lo stalliere mafioso in casa di Berlusconi . Quello che definì eroico il comportamento di uno che non accettava sconti di pena e facilitazioni pur di confermare accuse contro di lui.
Ho avuto voglia di gridare che una delle poche cose che mi piacciono della costituzione repubblicana è che un cittadino è innocente fino al terzo grado di giudizio, cioè fino alla Cassazione.
La corte di Cassazione cioè quella che cassa. Che cancella. Che depenna. Dal latino cassus : vano, inutile, senza effetto.
Bene, la Cassazione della repubblica ha sentenziato che nei confronti del cittadino dell'Utri il processo di appello non è stato svolto secondo i canoni del diritto. Che al cittadino imputato Dell'Utri , presunto innocente, ma condannatissimo anzitempo da tutta la stampa italiota e da tantissimi utenti di telefree non sono stati garantiti i diritti della difesa. Perfino quello del ragionevole dubbio che fosse innocente.
Mentre ancora faceva un po' di rumore una prescrizione giunta dal tribunale di Milano che, nonostante tutte le buone intenzioni di finire in tempo un processo che potesse nuocere abbastanza all'immagine di Berlusconi con una condanna, proprio non ce l'ha fatta e si è dovuto limitare a lasciare il cittadino Berlusconi, presunto innocente, nel limbo di quelli che l'hanno sfangata non per provata innocenza ma per scadenza dei termini.
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