NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

giovedì 21 giugno 2012

Notizie della repubblica italiana: Come volevasi dimostrare


Taglio dei deputati, Lega e Pdl rimandano.
Il Pd : «Decisione grave, solita politichetta»

Gli ex alleati trovano un'intesa sul timing della riforma costituzionale: «Prima il Senato federale».


ROMA - L'Aula del Senato ha accantonato l'articolo 1 del ddl di riforma costituzionale sul taglio del numero dei deputati. La richiesta è venuta dalla Lega che, con Bricolo e con l'ok del Pdl, ha proposto di affrontare prima le modifiche del Senato e dunque anche gli emendamenti con cui il Carroccio chiede il Senato federale. Il presidente del Senato Renato Schifani ha però subito voluto chiarire: «Questo non significa che non si torni sull'articolo 1 relativo alla riduzione del numero dei parlamentari. Ne è responsabile la presidenza. Si tratta- dice Schifani- di un accantonamento tecnico, non di merito».

ZANDA: AL MACERO GLI ACCORDI - «Rinviare la votazione sulla riduzione del numero dei parlamentari è una decisione gravissima ed è un peccato che considerazioni di bieca politichetta entrino nel dibattito sulla modifica della nostra Carta Costituzionale». Così il vicepresidente dei senatori del Pd Luigi Zanda è intervenuto nell'Aula del Senato nel corso del dibattito sulle riforme Costituzionali. «Il rischio -ha affermato- è di mandare al macero un accordo importante, frutto del clima nato intorno alla maggioranza che sostiene il governo Monti e basato sul principio che le grandi regole del gioco, della nostra democrazia, si cambiano insieme, solo a larghissima maggioranza».
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