NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

venerdì 8 giugno 2012

Una Presidentessa della Repubblica? Con il Re non sarebbe successo. Viva la Monarchia



Cara lettrice, Caro lettore,
è giunta una missiva con la quale è richiesto il nostro aiuto per dirimere un dubbio. Di seguito la lettera e la risposta.
Gentilissimo D’Aspromonte
non so se sbraitare, esultare o se trincerarmi dietro un malinconico silenzio, per la voce che darebbe Emma Bonino come futuro Presidente della Repubblica Italiana. La notizia arriva da una fonte certa (un tale giornalista parlamentare) e quindi mi verrebbe da crederci.
Lei cosa ne pensa?
Ossequi
Lettera Firmata
Gentilissimo signore,
leggo la sua firma e dunque sono onorato di averLa tra i miei lettori, ma sgombero subito il campo dai fraintendimenti dicendoLe che sono un monarchico convinto, quindi al Quirinale uomo o donna per me pari son.
Vorrei augurarLe il contrario, ma temo che anche Lei rimpiangerà la suprema Lex Salica sulla quale si regge la linea di successione al trono d’Italia in casa Savoia. «De terra vero nulla (salica) in muliere hereditas non pertinebit, sed ad virilem sexum qui fratres fuerint tota terra pertineat » « Nessuna terra (salica) può essere ereditata da una donna, ma tutta la terra spetta ai figli maschi ».

Suggerirei, ad ogni modo, di non accalorarsi molto sulla vicenda e soprattutto di mantenere un certo contegno. Innanzitutto perché la sua fonte è tra le più fallaci che esistono a questo mondo - i giornalisti sono dei noti fanfaroni - ma soprattutto perché la voce di un gentiluomo deve essere udibile solo dal più vicino interlocutore. Figurarsi sbraitare. Comunque sia Le consiglio, per adesso, di trincerarsi dietro il massimo riserbo. Ad esultare, si fa sempre in tempo, che tanto il carro dei vincitori viene allargato in corso d’opera.
D’altro canto, spero convenga con me, sarebbe tempo che le donne arrivino al potere in Italia. Non ce ne voglia nessuno, soprattutto le gentildonne, ma almeno sarebbero i fatti a parlare e nessuno potrebbe tacciare questi di sessismo. Tendo sempre a diffidare da qualsiasi uomo che sponsorizza una donna, avrà senz’altro doppi fini. Il più meschino dei quali è fornirsi di un paravento. Spero voglia fare altrettanto.
Lei è una così brava persona, a tal punto che potrebbe formalizzare la sua candidatura come prossimo Presidente della Repubblica Italiana. Un comune amico giornalista ha confermato che nei giorni scorsi il segretario di un partito politico si era lasciato sfuggire, in una sorta di lapsus freudiano, il suo nome come prossimo Presidente della Repubblica. Spiace chiederglielo, ma cos’è successo dopo? Non vorrei darLe troppi consigli raffazzonati, però le converrebbe organizzare un comitato che perori la sua candidatura. Tenga presente che noi saremmo felici di fornirle tutto il supporto di cui ha bisogno, a patto che Lei si adoperi per indire un referendum che permetta agli italiani di scegliere una volta per tutte tra Repubblica e Monarchia. Questa volta, però senza imbrogli. Badi bene.
Cordialità
GianMaria D’Aspromonte 

http://www.linkiesta.it/blogs/le-flaneur/una-presidentessa-della-repubblica-con-il-re-non-sarebbe-successo-viva-la-monarchia

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