NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

venerdì 3 maggio 2013

Francesco Maria Amoruso: i Savoia tornino al Pantheon



Il Senatore propone di riportare le salme degli ultimi re d’Italia al Pantheon di Roma

Senatore Amoruso
Francesco Maria Amoruso, Senatore del Popolo della Libertà, sembra molto legato alla causa dei Savoia: il 25 marzo scorso ha presentato al Senato un disegno di legge che prevede l’autorizzazione alla traslazione delle salme degli ultimi re d'Italia, e delle rispettive consorti, nel Pantheon di Roma.
Secondo il Senatore “Appare davvero incomprensibile l’accanimento post-mortem nei confronti di re Vittorio Emanuele III e re Umberto II, che non solo furono costretti a vivere l’uno l’ultimo anno e l’altro gran parte della vita in esilio, ma che non poterono neanche trovare riposo eterno nel suolo patrio”.

Amoruso chiede quindi che sia fatta giustizia della memoria degli ultimi due re d’Italia attraverso la traslazione delle salme di Vittorio Emanuele III e Umberto II e delle loro consorti, la regina Elena e la regina Maria José, al Pantheon di Roma.

Il monumento romano, nel gennaio 1878, in occasione della morte del primo Re d'Italia Vittorio Emanuele II, fu scelto quale dimora delle salme dei Reali d'Italia. Attualmente accoglie le spoglie di Re Vittorio Emanuele II, Re Umberto I e della Regina Margherita di Savoia.


Il Senatore del Pdl aveva presentato lo stesso disegno di legge nella scorsa legislatura, chiedendo inoltre che la traslazione fosse effettuata in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. 
Una copia della proposta era stata anche consegnata a Vittorio Emanuele di Savoia. 
Il disegno di legge si arenò in Commissione, ma Amoruso, pur non nascondendo la delusione, non si arrese:

“Sarebbe stato un gesto altissimo, una straordinaria manifestazione di forza e di nobiltà da parte di una Repubblica capace di unire la Nazione anche nelle sue memorie, nelle quali non possono scomparire milioni di Italiani che per l’Italia si sono battuti e sono caduti sotto il Tricolore sabaudo”. (...) L’Egitto di Nasser accolse con onori regali la salma di quel Re Farouk che aveva deposto con la sua rivoluzione, la Russia post-comunista ha fatto altrettanto con i poveri resti dello Zar Nicola e della sua innocente famiglia, pur continuando a tenere la mummia di Lenin nel sacrario della Piazza Rossa. Francamente avrei sperato che la Repubblica alla quale ho giurato fedeltà non fosse da meno. E, non arrendendomi, sono convinto di servirla ed onorarla come devo.”
Al Senatore Amoruso il nostro affettuoso Grazie!
Lo staff

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