dell'Ing. Domenico Giglio
“Liberiamo Roma“, ”Roma è stata liberata“: siamo nel 1944 o nel 2013 ? Io penserei al 1944, quando Roma è stata liberata dopo i nove mesi dell’occupazione tedesca con le perquisizioni, le deportazioni , le retate, le fucilazioni e le stragi, perpetrate dalle S.S. naziste. Invece queste frasi sono del 2013 ed hanno fatto parte della campagna elettorale del candidato Sindaco della sinistra e si riferivano ai 5 anni dell’amministrazione Alemanno.
“Liberiamo Roma“, ”Roma è stata liberata“: siamo nel 1944 o nel 2013 ? Io penserei al 1944, quando Roma è stata liberata dopo i nove mesi dell’occupazione tedesca con le perquisizioni, le deportazioni , le retate, le fucilazioni e le stragi, perpetrate dalle S.S. naziste. Invece queste frasi sono del 2013 ed hanno fatto parte della campagna elettorale del candidato Sindaco della sinistra e si riferivano ai 5 anni dell’amministrazione Alemanno.
Ora io
ho vissuto a
Roma tutti questi
anni e non mi sono
mai sentito prigioniero
se non in
occasione di assembramenti, sit-in, manifestazioni , comizi , marce organizzate
dal sindacato di
sinistra, o da partiti
sempre di sinistra
o dalla sinistra
extraparlamentare quando polizia
e carabinieri hanno
dovuto bloccare strade, dirottare il
traffico degli effettivi
lavoratori romani,intendendo per tali
l’operaio, il commerciante, l’impiegato e
il professionista o
fronteggiare attacchi se
non addirittura sommosse.
In questo stesso periodo non ho sentito il passo cadenzato di truppe, né visto cannoni e carri armati , né posti di blocco se non per i controlli della polizia stradale, ma forse ero sordo o cieco. Perciò parlare di “liberazione” , paragonando Alemanno, a suo tempo elettoralmente eletto da una larga maggioranza di romani, accorsi a votare in un numero molto superiore a quello registrato il 26 maggio ed il 9 giugno, ad un “gauleiter” è ridicolo, se non offensivo, ma la cosa non deve stupirci perché la tipologia della propaganda di sinistra è sempre stata improntata alla esagerazione, od al ricatto od all’invenzione, esempi tipici “O la repubblica o il caos “( Nenni all’epoca del referendum), ”le forze oscure della reazione in agguato” ( !!!,sempre nel 1946 e seguenti), “Il generale Peste” (riferendosi al comandante americano delle Forze della Nato in Europa), senza mai un filo di umorismo anche nella satira ,eredità storica dei loro vecchi giornali satirici, pesanti e volgari nelle battute e nelle vignette, di cui il famoso “Asino” di Podrecca fu l’esempio più tipico.
In ogni caso siamo stati “liberati” e vediamo subito come il “liberatore” inizi la sua attività con un divieto della circolazione automobilistica in Via dei Fori Imperiali a partire dal 15 agosto prossimo, provvedimento di cui tutti i romani votanti e non votanti sentivano l’impellente necessità ,mentre le buche nelle strade, la raccolta e lo smaltimento delle immondizie, il (dis)servizio pubblico possono logicamente aspettare ! Ora il discorso sulle pedonalizzazioni è un discorso da tecnici del traffico ,in quanto le stesse possono riuscire quando non strangolano il traffico veicolare ,che non è né di destra, né di sinistra, ma di centinaia di migliaia di romani di tutte le opinioni politiche, se continua a svolgersi ai suoi margini, come nel caso della Piazza di San Lorenzo in Lucina, dove appunto la pedonalizzazione è ottimamente riuscita, di Piazza San Silvestro, riuscita meno bene, così pure di Piazza del Popolo e della zona tra il Colosseo e l’arco di Costantino, nonché della chiusura della vecchia via del Carcere Tulliano.
Il flusso veicolare è infatti molto simile all’acqua : bloccata o crea un invaso od esonda, ma per il traffico questo non è possibile, o cerca e trova altre strade ed altri sbocchi, aumentando la portata di corsi d’acqua preesistenti e creandosi una via nuova , il che anche qui è possibile per l’acqua, ma lo è molto meno o addirittura impossibile per il traffico in una città già intensamente costruita ed abitata come Roma, se non con sventramenti massicci come quelli effettuati a suo tempo per realizzare proprio la via dei Fori Imperiali e per Via della Conciliazione, con l’abbattimento della famosa spina dei Borghi , oggi irrealizzabili per l’assoluta mancanza di spazi. La chiusura proposta saturerà quindi oltre ogni limite strade come Via del Teatro di Marcello, Via Petroselli , Via degli Annibaldi, cambiandone il senso di marcia e lascerà un enorme senso di vuoto nel tratto della Via dei Fori dal momento che per i turisti, gli unici a percorrerla, sono più che sufficienti i normali ampi marciapiedi esistenti. Se poi il divieto sarà parziale e vi transiteranno i mezzi pubblici, avremo la conferma di un atteggiamento politico contro gli automobilisti privati che ripetiamo non girano per turismo, ma per lavoro, forse che gli elettori del nuovo Sindaco non hanno anche loro un’automobile od un motorino ?
Domenico Giglio – dottore in
ingegneria civile -
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