NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

sabato 26 aprile 2014

Le carte scomparse dei Savoia sarebbero a Madrid

L'ex ambasciatore Bondioli Osio avrebbe scoperto il destino dei faldoni più scottanti
Le carte dell'archivio che Re Umberto II (1904-1983), durante l'esilio, custodiva nella sua residenza portoghese a Cascais, «relative al periodo 1915-45 e destinate all'Archivio di Stato di Torino», sarebbero «scomparse».
Questa rivelazione si trova in un articolo che l'ambasciatore a riposo Mario Bondioli Osio, dal 1995 al 2003 presidente della Commissione Interministeriale per il recupero delle opere d'arte, ha scritto per il nuovo numero di Nuova Storia Contemporanea, diretta da Francesco Perfetti. Non solo. «Un armadio pieno di faldoni» relative al '900, al fascismo, alla luogotenenza di Umberto II e ai rapporti tra Vittorio Emanuele III e Mussolini «sarebbe stato visto a Madrid in casa di un amico dei figli dell'ultimo re d'Italia», scrive sempre l'ex ambasciatore. Poche righe, ma sufficienti a riaprire il giallo sulle carte dei Savoia, o meglio su quei faldoni che dopo il 1993 non sarebbero mai arrivati all'Archivio di Stato di Torino.
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http://www.ilgiornale.it/news/cultura/carte-scomparse-dei-savoia-sarebbero-madridlarchivio-umberto-1014070.html

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