NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

domenica 18 maggio 2014

Varese rievoca la battaglia di Garibaldi

Con un po’ di fibrillazione, dovuta ad una manifestazione politica precedente che è terminata in ritardo, si è svolta in piazza Podestà la manifestazione che celebra ogni anno la battaglia di Varese combattuta vittoriosamente da Garibaldi il 26 maggio 1859, evento che quest’anno è stato anticipato per non finire nel tritacarne dell’ultima settimana di campagna elettorale.

Un corteo è partito da piazza Carducci ed è giunto in piazza Podestà dove si è svolta la celebrazione della battaglia. Oltre alla banda di Velate, erano in corteo uomini in divisa, le Crocerossine, rappresentanti delle associazioni d’arma, ma soprattutto i promotori dell’iniziativa, l’associazione “Varese per l’Italia” presieduta da Luigi Barion, questa volta supportata da un gruppetto di Giovani Monarchici, con bandiere dei Savoia tra le mani, capitanati dal varesino Davide Colombo, segretario nazionale dell’Unione Monarchica Italiana. Del tutto assenti gonfalone o rappresentanti ufficiali del Comune.
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Al termine della rievocazione, il vertice di “Varese per l’Italia” depone una corona ai piedi della statua del Cacciatore delle Alpi (la copia, perchè l’originale è ancora alla Caserma Garibaldi). Qualche fumogeno tricolore spande fumo. La banda intona l’inno di Mameli. I giovani monarchici sventolano le loro bandiere con lo stemma dei Savoia. Scarsi i varesini partecipanti.
http://www.varesereport.it/2014/05/18/varese-si-rievoca-la-battaglia-di-garibaldi-ma-il-comune-non-ce/

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