NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

sabato 14 febbraio 2015

Sensibilità di Casa Savoia


Giovan  Battista  Scapaccino, carabiniere, prima  medaglia  d’oro  al  valor  militare, concessa  alla  memoria, per  non  aver  tradito  il  giuramento  di  fedeltà  al  Re  Carlo  Alberto, quando  la  sera  del  3  febbraio  1834  dei  rivoltosi  mazziniani  impadronitisi  della  casermetta  di  Les  Echelles, in  Savoia, volevano  imporgli  di  gridare  “Viva  la  repubblica”  ed  al  suo  grido  di  “Viva  il  Re!”, lo  avevano  crivellato  di  proiettili, era  celibe, per  cui  a  nessun  figlio  o  coniuge  sarebbe  andato  un  riconoscimento  pensionistico.

Invece  con  una  sensibilità  tipica  di  Casa  Savoia, per  quella  che  Benedetto  Croce  definì: ”…la  singolare  unione  di  sovrani  e  popolo  propria  della  storia” sabauda, di  cui  un  esempio  poco  conosciuto  era  stato  nel  1700, durante  la  guerra contro  Francesi, spezzare  il  proprio  Collare  dell’Annunziata  da  parte  di   Vittorio  Amedeo  II,per  distribuirne  i  pezzi  ai  poveri, fu  proposta  ed  accolta  dal  Re, la  concessione, vita  natural  durante, di  una   pensione  ai  genitori  dello  Scapaccino, il  cui  documento  originale  si  trova  a  Roma, nel  Museo  dell’ Arma  del  Carabinieri, in  Piazza  Risorgimento.

Domenico  Giglio

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