NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

giovedì 21 maggio 2015

Ritratti di Casa Savoia in un libro presentato Sarre

di Agostino Borio

Centocinquant’anni fa non c’erano televisione e social network ma ai potenti dell’epoca  non mancavano mezzi e strumenti per farsi ben volere dalla gente comune. Re Vittorio Emanuele II, ad esempio, quando andava a Cogne per le sue caccie, all’uscita dalla messa si portava dalla chiesa al sagrato una seggiola e lì chiacchierava con la popolazione e regalava sigari agli uomini.
E’ uno dei tanti e gustosi aneddoti, molti dei quali ambientati in Valle d’Aosta, che Dino Ramella racconta nel suo libro “Ritratti sabaudi – Vizi e virtù di Casa Savoia”. Il libro sarà presentato dall’autore, Introdotto da Mirko Fresia Paparazzo e dallo storico Patrick Perret venerdì 22 maggio alle 18 nella sala del Consiglio comunale di Sarre. La presentazione è organizzata dalla delegazione  valdostana dell’ordine dei santi Maurizio e Lazzaro, dal Comune di Sarre, dall’Istituto nazionale  per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon e dall’Anioc, Associazione Nazionale Insigniti Onorificenze Cavalleresche Valle d’Aosta.
Dino Ramella non è uno storico di professione bensì un consulente commerciale con la passione della storia. «Un interesse – racconta – nato già sui banchi di scuola, al quale si è in seguito unito quello per Casa Savoia.»  Lo spazio temporale considerato nel libro va dal 1713 al 1946. Da quando cioè con la pace di Utrecht nasce il Regno di Savoia a quando muore. Il volume è una miscellanea di ritratti di personaggi, spesso minori o poco conosciuti di Casa Savoia, molti dei quali sono collocati in Valle d’Aosta.  La cornice sulla copertina del libro, tra l’altro è al castello di Sarre.
Nell’introduzione al suo libro Ramella avanza anche alcune ipotesi circa l’interpretazione del celebre motto di Casa Savoia, FERT, sul cui vero significato  ancora oggi non v’è certezza. Qualche burlone lo intende come l’acronimo della profezia “Foemina erit ruina tua”, Una donna sarà la tua rovina, ma si tratta di una burla.


http://www.valledaostaglocal.it/2015/05/20/leggi-notizia/argomenti/cultura-2/articolo/editoria-ritratti-di-casa-savoia-in-un-libro-presentato-sarre.html

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