NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

martedì 8 marzo 2016

I benefici dell’Unità Nazionale: la “ NUOVA ANTOLOGIA “


La rivista “Nuova Antologia“ compie nel 2016 i centocinquant’anni dalla sua fondazione e bene hanno fatto le Poste a ricordarlo con un francobollo, uscito il 31  gennaio, di modesta impostazione grafica, emesso in ottocentomila esemplari, tiratura finalmente ridotta da  qualche  tempo.

L’uscita di questo francobollo, induce ad alcune necessarie riflessioni, sempre attuali, perché la polemica verso l’unità d’Italia non accenna a finire, e anzi ha, particolarmente nel Mezzogiorno d’Italia dei rigurgiti antistorici e delle nostalgie verso regimi nemici della cultura, perché la vera cultura si nutre di libertà, quella cara a Benedetto  Croce, di cui pure in questi giorni, sempre le Poste, hanno ricordato la nascita, avvenuta anch’essa nel 1866.

Dunque la “Nuova Antologia” nasce, o rinasce, se vogliamo farla discendere dalla “Antologia” del Vieusseux, a Firenze, capitale del Regno, e si rivolge, proprio grazie  alla raggiunta unità a tutti gli intellettuali e ingegni italiani. 
Non vi è distinzione tra settentrionali e meridionali, vi è un costante scambio d’idee, quasi un processo di osmosi, per cui nel  corso dei decenni vediamo collaboratori i toscani Capponi e Carducci, l’irpino Francesco De Sanctis, il gran lombardo Manzoni, e poi siciliani come Pirandello, sardi come la Deledda, e con loro il fior  fiore di storici, da Romeo a Salvatorelli e poi De  Felice, filosofi, come appunto Croce ed anche Gentile, poeti, da Pascoli a Ungaretti e Saba, economisti, tra cui Einaudi, giuristi, ed anche giornalisti, da poter far dire all’attuale Presidente dell’omonima Fondazione, prof. Cosimo  Beccuti, che: “….con loro storici dell’arte e dei beni culturali, esperti del cinema, i protagonisti…del dibattito sui grandi temi culturali, sociali ed economici, politici e istituzionali caratterizzanti il divenire del nostro paese nella situazione europea…”.


Domenico Giglio

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