NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

martedì 26 luglio 2016

Il nostro Pisu su " Il Giornale"

Caro Direttore, nella sua risposta del giugno scorso ad un Lettore filomonarchico, ha detto che «non mi facevo molte illusioni su Umberto II». Mi permetta di dissentire. Umberto II fu uno statista di alto livello: nei 2 anni come Luogotenente e Re al Quirinale, e nei 37 lunghi anni di esilio fu un Capo di Stato impeccabile. 
Fu apprezzato anche da non pochi repubblicani: non mi pare poco... Se lo paragoniamo ai presidenti che abbiamo avuto, li surclassa senza alcun dubbio. 
Compreso l'incensato e sopravvalutato Pertini! Senza brogli, sarebbe rimasto al Quirinale e l'Italia sarebbe stata nettamente migliore di quella attuale. Solo alla morte non c'è rimedio. 
Perciò anche la repubblica non è eterna. 
Pensiamoci, se abbiamo a cuore il futuro del Paese disastrato dal settantennio repubblicano.

Pietro Pisu



Dissenso lecito, anche perché non mi picco di essere uno storico. Ha ragione quando dice che la repubblica è stata figlia di una truffa elettorale a sua volta figlia del fatto che avendo perso la guerra eravamo un protettorato delle potenze vincitrici che dei Savoia non avevano grande considerazione (a differenza di quanto avvenne per il Giappone dove gli americani diedero il via libera alla permanenza dell'imperatore come garante dell'unità nazionale e della pacificazione). Per quel che conta, io avrei votato monarchia, pur sapendo che le dinastie non offrono garanzie di qualità di generazione in generazione. 
[...]

http://www.ilgiornale.it/news/nostro-re-non-ha-avuto-degni-successori-1289278.html

Nessun commento:

Posta un commento