NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

mercoledì 26 aprile 2017

l leader dei giovani monarchici: “Solo un Re potrebbe salvare la politica italiana”

Simone Balestrini propone la sua idea di monarchia 2.0. “Non siamo fascisti come dice l’Anpi“, dice. “Il nostro modello sono le monarchie attuali europee. Siamo monarchici come può essere oggi un giovane olandese o norvegese”

di Lidia Baratta

Classe 1993, studente di giurisprudenza, monarchico. Simone Balestrini, 24 anni tra qualche giorno, è il segretario nazionale della sezione giovanile dell’Umi, Unione monarchica italiana. Tra una sessione d’esami e l’altra all’Università Cattolica di Milano, da due anni gira l’Italia per diffondere tra i giovani la sua nuova idea di “monarchia 2.0”. «Non siamo nostalgici», dice, «non guardiamo a un ritorno della monarchia italiana. Il nostro punto di riferimento sono le Monarchie europee attuali. Siamo monarchici come può esserlo oggi un giovane danese, inglese, olandese o norvegese».

La sua palestra politica Simone l’ha fatta nel centrodestra, ed è stato candidato anche alle comunali di Milano nel 2016 nella lista di Nicolò Mardegan, senza essere eletto. Dal 2015, è alla guida dei giovani dell’Umi, presentandosi come il rottamatore della vecchia guardia dei monarchici italiani. Sneakers ai piedi, solo negli incontri ufficiali indossa lo smoking. E il tight quando va ad assistere al Royal Ascot («le corse dei cavalli sono la mia unica passione sui generis», ammette). «Per noi nati negli anni Novanta parlare di Umberto II ormai è come parlare di Napoleone», spiega. «C’è stato un cambiamento generazionale. Oggi l’associazione è composta da persone che sono monarchiche non per motivi storici ma per convinzione personale». La convinzione che «la Monarchia sia la migliore forma di governo per il mondo moderno».
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