NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

mercoledì 28 febbraio 2018

Una formiana alla corte della Regina Elena

Sul quotidiano “La Stampa” del 12 febbraio 1937, venne pubblicato il seguente articolo:
La Regina protagonista di un gentile ignorato episodio.
Roma, 11 notte. 
Articolo tratto dalla pagina FB "Come eri bella Formia"
I Sovrani Vittorio Emanuele III ed Elena di Savoia a pesca sul porto di Gianola.

Soltanto ora si viene a conoscenza di un gentile episodio del quale è stata protagonista la nostra graziosa Sovrana. Come è noto l'augusta Imperatrice si reca sovente a Formia, nel più stretto incognito per passare alcune ore sul mare dedicandosi allo svago della pesca. In un pomeriggio dello scorso autunno la Sovrana, mentre si recavo alla località detta il Porticciuolo di Giano, incontrava una giovinetta diciottenne. Raffaella Di Lorenzo figlia di un colono abitante nei dintorni, e la Invitava a portare una valigetta fino al Porticciuolo. La ragazza accettava e durante la strada parlava della sui famiglia e delle sue condizioni rivolgendo poi alcune domande alla sconosciuta signora. La giovinetta rimase poi fino a sera con la Sovrana che a pesca terminato le offri di dividere con lei sulla spiaggia un pasto frugale.
Tornata a casa la giovinetta raccontò al familiari l'Incontro, manifestando la bontà e la squisitezza dei modi della signora, che aveva promesso di ricercarla. Per dimostrare la sua gratitudine la giovinetta avrebbe offerto alla signora un cesto d'uva. Il giorno dopo un'automobile, passa davanti alla casa dei Di Lorenzo. La ragazza vede la signora e le offre il cesto. La macchina sosta un istante e la Regina avverte Raffaella che poco dotto manderà a ritirare l'uva. Difatti appena un'ora dopo un'altra macchina si ferma alla casa dei Di Lorenzo e un distinto signore fra la viva meraviglia di Raffaella e dei suoi familiari chiede il cesto d'uva per la Sovrana. La giovinetta commossa non seppe trovare parole per accompagnare il dono gentile.
La Regina, come avevo promesso, tornò. Cercò ancora la ragazza e la volle ancora presso di se sulla spiaggia a pescare. Parlò con lei delle cose umili e semplici della vita di ogni giorno. Volle sapere come passava le giornate, chi erano le sue amiche, se il raccolto era stato buono quell'anno e poi Infine volle sapere se Raffaella voleva andare a Roma. E' facile immaginare la risposta eli Raffaella. In breve la Sovrana accompagnò in casa la ragazza per ottenere dai familiari il permesso di farla andare a Roma. In casa c'era un ammalato grave e la Regina fece chiamare un medico di Scauri e si, trattenne molto tempo a conversare con i Di Lorenzo. Alla fine la Sovrana disse al padre di Raffaella che avrebbe fatto presto a chiamare la ragazza presso “una famiglia di sua conoscenza”.
Oggi Raffaella Di Lorenzo è a Roma a Villa Savoia nella casa, della Regina e la Sovrana d'Italia ama spesso intrattenerli con lei a parlare delle cose semplici che le sono tanto care.”


Lo stesso posto ai nostri giorni

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